DOPO 3 ANNI RITORNA RAGAZZANORMALE: CHE NE PENSATE?

PERCHE' A TUTTI PIACCIONO I GHIACCIOLI (tranne che a quel Nerd di Ciani)



In realta' dovrei studiare dato che domani ho un esame di cui non so ancora troppe cose ma..per amore di Emme e per il semplice fatto che , causa tremenda carne greve , sto rinviando il piu' possibile il momento in cui dovro' alzarmi dalla sedia , eccomi qui a scrivere.
Vi do ufficialmente il bentornati dalle vacanze e un bel benvenuti nell'autunno modenese , ancora parecchio estivo fortunatamente.
Volevo parlarvi di una cosa un po' stupida ma che mi ha molto affascinato. Nessun doppio senso per i piu' morbosi.
Ieri MissPimpi ha portato a casa un Calippo alla coca cola.
Non so se per voi sia la stessa cosa ma per me sentirne il gusto crea nella mente un vortice di senzazioni e ricordi..
Di quando tentavo di aprirlo e non ci riuscivo , finendo per invocare l'aiuto paterno , carta sempre vincente;
di quando sotto il sole bisognava sbrigarsi a finirlo o si finiva per doverlo bere;
di quando c'erano ancora le caramelle gommose sul fondo e non vedevo l'ora di mangiarle. Poi loro , bastarde e conscie del loro compito , mi facevano venire una gran sete cosi' giungeva una voglia pazza di comprarne un altro..
Per me un Calippo e' come essere in Corsica , con la pelle che sa di sole , la sabbia sotto i piedi , tanti piccoli amici conosciuti la sera prima in campeggio ma che tratti come fratelli oppure modena rovente senza auto , la bici sull'asfalto o l'asciugamano sempre bagnato , lo gnocco a pranzo sulla spiaggia , "mamma , tra quanto posso fare il bagno?"
Be', spero che condividiate con me queste immagini , un po' come una visione contemporanea della Madelaine proustiana
Chissa' perche' i ricordi sono sempre belli..
Ora vi lascio , provo ad alzarmi e vado a bere qualcosa che l'idea di un calippo mi ha fatto venire una sete pazzesca..
Pero' prima vi mando tutti un po' a quel paese perche' questo post sprizza un po' troppa dolcezza per i miei gusti
LaC

QUANDO L'ACIDITA' SI TRASFORMA IN DIABETE


Dopo un paio di mesi di week end in montagna,concerti in piazza,serate interminabili a parlare con le amiche,di chi ti dedica disegni,di pizze e fuochi d'artificio sugli scogli,fotografie,chi torna,nottate danzanti...ebbene sì,la redazione di Ragazza Normale rientra chi più chi meno dalle vacanze.
E dalle nostre parti a segnare il forte distacco dalla magia dell'estate è la festa dell'unità che,sebbene sia un luogo di ritrovo per tutti,indica a molti il ritorno alla vita di tutti i giorni.
Proprio lì ieri sera si è cominciato a discutere del significato del tenersi per mano:un discorso appena acennato ma che mi ha fatto riflettere..
E' un gesto di routine?O si prende per mano solo quando realmente proviamo empatia verso l'Altro?
Ripenso ai momenti in cui qualcuno mi ha presa per mano e non posso che non ricordarmeli come speciali.

Stupore.
E lo stupore è il passpartout delle emozioni.
Prendersi per mano è come un bacio sulla fronte,un abbraccio apparentemente immotivato,come una canzone dei Lagwagon che ti riporta all'adolescenza.
E credo che se avete avuto la fortuna di dare importanza a un cosi piccolo gesto non possiate lamentarvi.

E potete continuare a chiedervi perchè a me..?
Questa è la mia estate.

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