
In realta' dovrei studiare dato che domani ho un esame di cui non so ancora troppe cose ma..per amore di Emme e per il semplice fatto che , causa tremenda carne greve , sto rinviando il piu' possibile il momento in cui dovro' alzarmi dalla sedia , eccomi qui a scrivere.
Vi do ufficialmente il bentornati dalle vacanze e un bel benvenuti nell'autunno modenese , ancora parecchio estivo fortunatamente.
Volevo parlarvi di una cosa un po' stupida ma che mi ha molto affascinato. Nessun doppio senso per i piu' morbosi.
Ieri MissPimpi ha portato a casa un Calippo alla coca cola.
Non so se per voi sia la stessa cosa ma per me sentirne il gusto crea nella mente un vortice di senzazioni e ricordi..
Di quando tentavo di aprirlo e non ci riuscivo , finendo per invocare l'aiuto paterno , carta sempre vincente;
di quando sotto il sole bisognava sbrigarsi a finirlo o si finiva per doverlo bere;
di quando c'erano ancora le caramelle gommose sul fondo e non vedevo l'ora di mangiarle. Poi loro , bastarde e conscie del loro compito , mi facevano venire una gran sete cosi' giungeva una voglia pazza di comprarne un altro..
Per me un Calippo e' come essere in Corsica , con la pelle che sa di sole , la sabbia sotto i piedi , tanti piccoli amici conosciuti la sera prima in campeggio ma che tratti come fratelli oppure modena rovente senza auto , la bici sull'asfalto o l'asciugamano sempre bagnato , lo gnocco a pranzo sulla spiaggia , "mamma , tra quanto posso fare il bagno?"
Be', spero che condividiate con me queste immagini , un po' come una visione contemporanea della Madelaine proustiana
Chissa' perche' i ricordi sono sempre belli..
Ora vi lascio , provo ad alzarmi e vado a bere qualcosa che l'idea di un calippo mi ha fatto venire una sete pazzesca..
Pero' prima vi mando tutti un po' a quel paese perche' questo post sprizza un po' troppa dolcezza per i miei gusti
LaC