Oggi è uno di quei giorni in cui ti svegli con una specie di ansia,come se la nebbia e il grigiore modenese ti fossero entrati dentro e ti dicessero "Malinconia".Come quando alle superiori non dormivi causa compito in classe il giorno dopo,che non sapevi nemmeno su che argomento vertesse.Come al venerdi notte,quando sapevi che la sera dopo avresti incontrato la tua punta del mese e che avresti dovuto giocartela bene perchè poi per una settimana non ci si vede più come dicevano i Lomas.Come quando guardavi "Come te nessuno mai" e pensavi forse,forse è cosi davvero e un giorno succederà anche a me.Poi è successo e ce ne siamo dimenticati,siamo andati avanti,abbiamo avuto nuovi desideri.
L'altra sera mi è capitato di rivederlo.E mi sono tornate in mente le autogestioni (perchè no,al Muratori micca si occupava),le porte sbattute in faccia ai genitori,le chiacchierate infinite con l'amichetta del cuore (LUV),i pigiama party pasquali,le fughe zaino in spalla e sacco a pelo,i concerti,i capelli colorati,le farfalle nello stomaco (si,ora l'ho scritto),le sveglie presto per passare in stazione delle corriere prima di entrare a scuola,l'Oasis...
Ora prendiamo tutti in mano una smemoranda e vediamo se siamo ancora in grado di scrivere nomi con l'uniposca e farci un cuoricino intorno.O canzoni dei Cure,ve ne prego.O quello che preferite.
Basta che rimettiamo in gioco quella parte di noi che sono certa,non manca solo a me.
Nascondiamo i cellulari,prendiamo la bicicletta e pedaliamo fino a casa Sua per suonargli/le il campanello.(si,è una citazione,anche se lei il campanello non l'aveva.ma è un libro..suvvia)
Andiamo al parco con una bottiglia di lambrusco,prendiamo treni perchè c'è un concerto che ci interessa,manifestiamo.
E se non funziona?Sticazzi.