
Scusate l’assenza da ogni canale di comunicazione, ma ero troppo impegnata a non combinare nulla e a farmi divorare da sensi di colpa e lotte intestine. In questo periodo ho tutti i mali di sta terra tipo indecisione, orgoglio, gelosia, invidia, menefreghismo , pessimismo e pigrizia.Ma l’altra sera è successo qualcosa di strordinario, tanto straordinario che non riusciro’ mai a trovare le parole. Tanto straordinario da sembrare un po’ stupidotta nel raccontarvelo.Se leggete qualche giornale o tra un passaparola e un gioco dei pacchi vi capita di vedere un tg, sapete che dalle mie parti é tornato il ‘68. Ci sono manifestazioni e assemblee ogni giorno, università occupate, strade bloccate dalle barricate, cordoni di polizia per tutto il Quartiere Latino. Per chi come me ha il pallino di quei meravigliosi anni ‘60, vedere certe cose proprio qui, fa una certa impressione. L’abbiamo capito che il ‘68, é stato soprattutto un ottimo spunto per sceneggiature, buona musica e tanto « su e giù » , ma a volte in po’ di utopia ritorna e zacchete che ti riviene il pallino di cambiare il mondo. Insomma a volte sento di ragionare come una adolescente rapita da un libro di De Carlo, ma poi penso che per una volta non si protesta per la crema nei bomboloni e forse tutto cio’ ha un senso. Fattostà che dopo 38 anni la Sorbonne, la più inattacabile delle inattaccabili, è stata occupata. E fuori dalla Sorbonne la gente fa festa fino a tardi. Poi si sa anche che la polizia francese ha la fama di essere poco gentile con chi protesta e insomma si vedono anche delle scene un po cosi’ . Ma é davvero una bella cosa pensare che almeno qui c’è ancora chi pensa che non ci si deve rassegnare. Va bhè questo era solo il preambolo molto idealista per dirvi che tra il gruppuscolo dei manifestanti l’altra sera, li’, davanti alla Sorbonne, come nel piu’ clichè dei clichè c’era niente popodimeno che Louis Garrel. Io credo che a questo punto possiate capire il mio sconcerto. Io sono quell’imbecille che a scritto un articolo imbecille su cosa faresti se lo incontrassi. E nel piu clichettoso dei posti chi ti vedo ? proprio lui. Ovviamente io mi sono fatta due risate, perché alla fine me ne frega poi poco (ma so che c’é qualcuno che non avrebbe mantenuto self control). I viaggioni a volte diventano realtà e a quel punto non sono piu divertenti. Molto molto adolescenziale questo articolo !!